lunedì 6 novembre 2017

Funzioni sostitutive del robot

Tra i più importanti robot c'è  Asimo che è  stato  creato dalla Honda.
Questo umanoide  ha dei movimenti molto fluidi e soprattutto naturali che lasciano incantati chiunque lo vede per la prima volta.
Asimo è in grado di  correre fino a 9 Km/h , è capace di equilibrare la forza in base alla struttura degli oggetti che utilizza, riesce a tenere in  mano un bicchiere di carta senza rovinarlo minimamente anche se un momento primo ha usato la sua forza per svitare il tappo di un contenitore.
Il corpo di Asimo  è fatto in lega di magnesio ed è ricoperto di resina plastica, quest'ultima lo rende abbastanza leggero. Il robot è in grado di correre, camminare su pendii irregolari, è in grado di  girarsi su sé stesso senza problemi, salire le scale, raggiungere e afferrare oggetti. Inoltre è anche in grado di comprendere e rispondere a semplici comandi vocali.
Sa riconoscere i volti di un gruppo selezionato di persone. Grazie agli  occhi della telecamera può mappare l’ambiente circostante per riuscire poi ad evitare  gli ostacoli quando è in movimento.
 C'è anche R1, che è un' umanoide italiano creato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. È stato pensato per aiutare nelle attività domestiche e lavorative. E' quindi un robot domestico. È  alto 1,25 m , ma è in grado di allungarsi di altri 20 cm, fino a raggiungere 1,45 m di altezza. Anche le sue braccia sono si possono allungare di circa 13 cm. I suoi avambracci e le sue mani sono ricoperti con pelle artificiale, questo permette al robot di avere la percezione del tocco,o meglio una specie di tatto artificiale. I suoi movimenti sono assicurati da 28 motori. Si muove su ruote ed è stato realizzato per metà in materiale plastico e per metà in fibra di carbonio e metallo. Il suo peso è di 50 Kg, in esso è compresa la batteria, ed è dotato di accelerometri e di 3 giroscopi. Grazie a due camere a colori e un sensore visivo 3D che si trovano nella testa del robot, esso è in grado di interagire con noi e con l’ambiente esterno.
Abbiamo anche MotoBot che è un robot che guida la moto meglio di Valentino Rossi, o almeno promette di farlo. Esso è stato presentato alla 44esima edizione del Salone di Tokyo. Da un punto di vista puramente estetico, c’è già chi considera MotoBot la risposta “motociclistica” ad Asimo. E' in grado di accelerare, frenare, sa inoltre usare la frizione e innestare le marce alzando con il piede la leva del cambio. E' costituito da due supporti con rotelle che gli consentono di mantenere l’equilibrio, mentre, si pensa che in futuro, grazie a un sistema di giroscopi interni , dovrebbe riuscire a spostarsi sulla sella per impostare le curve.
 Troviamo anche robot come Walk-man che è stato realizzato da 24 giovani ricercatori provenienti  tra Liguria e Toscana. Questo robot nasce nell’ambito di un progetto europeo coordinato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova in collaborazione con l’Università di Pisa. Ha mani quasi umane e se cade si rialza, sa destreggiarsi in luoghi stretti e affollati, camminare su superfici irregolari e strisciare su cumuli di detriti. Ha mani estremamente flessibili, dotate di tendini artificiali che funzionano come quelli dell’uomo, una mano robotica poliarticolata e polifunzionale. Walk-man può aprire porte, adoperare attrezzi da lavoro – trapani, frese, martelli pneumatici – e guidare piccoli fuoristrada. Il movimento del corpo di questo robot umanoide è garantito da 40 schede di controllo e 33 motori elettrici, alimentati da una batteria di 2 kWh. Un sistema di telecamere e uno scanner laser 3D gli consentono invece di vedere e spostarsi in modo autonomo. Realizzato quasi interamente in una lega di alluminio e zinco che lo protegge dagli urti, ha un busto ruotabile anche di 180 gradi e braccia retrovertibili che gli permettono di rialzarsi in caso di caduta. ha partecipato nel 2015 al Darpa Robotics Challenge, la più grande competizione mondiale per robot, classificandosi al 17esimo posto su 25 partecipanti. Insieme ad altri 40 robot, ha preso parte a Piombino anche a euRathlon 2015 Challenge, esercitazione per testare l’intelligenza e l’autonomia dei robot in uno scenario realistico ispirato dall’incidente nucleare di Fukushima del 2011. Gli sviluppatori sono convinti di poterlo ancora migliorare, a livello hardware e software, immaginando per lui un utilizzo nel campo della robotica applicata alle emergenze.

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